
Bruno Navarra è nato a Segni (Roma) il 03/04/1925 – Segni 29/07/2006; ordinato sacerdote il 14/08/1948. Laureato in lettere classiche, dopo qualche anno di ministero pastorale a Roma, è stato per lunghi anni docente presso il seminario vescovile di Segni, del quale ha ricoperto l’incarico di Rettore del Seminario Minore, e presso la scuola media statale D. Cesare Ionta della stessa città. Fondatore e direttore del periodico mensile «Il Cuore della Diocesi» dal 1958, collabora a vari giornali, riviste culturali del comprensorio lepino e al «Lunario Romano» del Gruppo Culturale di Roma e del Lazio. Membro dell’Associazione Artisti Lepini.
Nel 1986 è stato nominato parroco della Concattedrale di Segni. Cultore scrupoloso e appassionato della storia della suacittà e delle sue tradizioni, ne ha fatto rivivere vicende e personaggi in una significativa serie di opere: opuscoli, monografie e libri che si impongono per il rigore della ricerca e per il linguaggio semplice e lineare. Per la storia locale ricordiamo: Laetare Signina Civitas, L’anno di Maria e Alma Mater sacerdotum, tre opuscoli scritti in occasione di particolari eventi cittadini. Dal 1975 ad oggi monsignor Bruno Navarra ha dato alle stampe con scadenze annuali le seguenti monografie di storia locale, di costume e di tradizioni: La Cassa Rurale ed Artigiana di Segni; Segni, la concattedrale ei Vescovi; La Segninità, un gradevole excursus sul dialetto segnino; Segni e il suo tempio etrusco-italiano (chiesa di S. Pietro); Segni, la città che scompare; Vita di S. Bruno (da anonimo); Il sacco di Segni; Segni e le sue contrade; La storia di Segni I; un secolo di storia (1082-1183); La Vergine Addolorata; Angelo Maria Fagiolo. È autore di libri, quali: San Vitaliano; Filippo Michele Ellis; San Bruno Astense; La basilica concattedrale di Segni; La guida turistica di Segni e la storia di Segni dalle origini ad oggi. L’attività letteraria del Navarra è stata sottolineata da pubblici, autorevoli riconoscimenti tra i quali il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei ministri e il primo premio ex aequo nella prima edizione del Premio Biennale Letterario dei Lepini.
Da Lunario Romano 1996